La religione come spazio di ridefinizione dell’identità locale nell’arcipelago delle Ryūkyū

3 Novembre 2025 in Nuove religioni, Religione e società
The Yomiuri Shimbun

di Jacopo Gizzarelli

La religione ha occupato e continua ad occupare un ruolo chiave nel contesto storico, sociale e simbolico dell’arcipelago delle Ryūkyū. Lo scopo di questa ricerca è quindi quello di analizzare il ruolo della religione nella ridefinizione dell’identità locale nel territorio corrispondente alla moderna Prefettura di Okinawa.
Nelle Ryūkyū, infatti, a partire dalle politiche di assimilazione culturale successive all’annessione giapponese del 1879, le pratiche religiose locali hanno rappresentato un importante spazio di continuità, resistenza e rielaborazione identitaria. Il lavoro si articola con l’analisi di tre casi studio. Vengono analizzate le figure femminili delle kaminchuu e delle yuta: figure al centro del mantenimento delle pratiche religiose tradizionali e della rinascita dello sciamesimo a Okinawa; gli utaki: foreste sacre al centro di tensioni tra turismo, sacralità e tutela ambientale; e infine il movimento religioso Ijun come esempio di riaffermazione identitaria e inversione dei rapporti socioculturali tra Giappone e Okinawa. La tesina mostra come la religione, pur trasformandosi, continui a rappresentare uno strumento centrale per la conservazione e la negoziazione dell’identità locale in un contesto di pressioni esterne, globalizzazione e patrimonializzazione culturale.

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Ritualità senza fede: la partecipazione ai rituali nel Giappone contemporaneo come forma di appartenenza culturale e sociale

27 Ottobre 2025 in Religione e società
LucaPknightOpera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

di Federica Maroso

In Giappone, milioni di persone partecipano a festività e rituali tradizionalmente legati alla sfera religiosa senza propriamente identificarsi come religiose. Questo apparente paradosso solleva interrogativi sull’applicazione del termine “religione” in contesti culturali diversi.
Questa tesina analizza il fenomeno della “ritualità senza fede” nel Giappone contemporaneo, nel quale la religiosità viene espressa maggiormente attraverso la partecipazione a rituali e pratiche religiose, piuttosto che mediante la fede personale. In particolare, si approfondisce come in Giappone il termine “religione”, e la sua traduzione giapponese shūkyō, assuma connotazioni problematiche, in quanto basato in contesti specifici che spesso non coincidono con le modalità con cui le persone in Giappone vivono la dimensione rituale e spirituale.
L’obiettivo dell’elaborato è quello di comprendere il ruolo dei rituali e delle festività, le quali
assumono sempre più un valore di appartenenza sociale e culturale, piuttosto che religioso. A tale scopo si è ritenuto opportuno analizzare la letteratura accademica giapponese e internazionale, cercando di prendere in considerazione le diverse teorie sull’argomento e i fenomeni sociali e culturali che hanno contribuito a questa prospettiva. I risultati evidenziano come spesso la partecipazione ai rituali avviene per motivi comunitari e culturali, distaccandosi dalla sfera religiosa. Questo suggerisce la necessità di ripensare le categorie tradizionali di “religione”.

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Guarigione e spiritualità: il reiki tra tradizione e globalizzazione

20 Ottobre 2025 in Nuova spiritualità, Religione e società

di Federica Paolinelli

Questo elaborato analizza l’evoluzione del reiki, una pratica di guarigione spirituale nata in Giappone negli anni Venti del Novecento, e il suo percorso di diffusione e trasformazione culturale negli Stati Uniti, fino al ritorno in patria negli anni Ottanta. Il reiki, sviluppato da Usui Mikao, nasce in un contesto storico segnato da tensioni tra tradizione religiosa e modernizzazione scientifica. Originariamente collocato in una “zona grigia” tra scienza e religione, il metodo si basa sull’energia invisibile trasferita dalle mani del praticante al ricevente, ponendo al centro la cura sia del corpo che dell’anima. Trasferito negli Stati Uniti da Hawayo Takata negli anni Trenta, il reiki subisce una profonda rinegoziazione culturale, integrandosi nel contesto del Movimento Metafisico Americano e del New Age, che enfatizzano un approccio olistico e individualista alla spiritualità, depurando la pratica da elementi religiosi tradizionali. Il ritorno del reiki in Giappone negli anni Ottanta avviene in un clima di crisi economica e trasformazioni spirituali, dove la pratica si inserisce nel crescente “business spirituale”, segnando una chiara distanza dalle istituzioni religiose ufficiali. Il viaggio del reiki evidenzia le sue capacità di adattamento e rappresenta un fenomeno socioculturale significativo, riflettendo le tensioni e le aspirazioni spirituali delle società contemporanee.

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Shizensō e jumokusō: pratiche funerarie alternative come specchio del cambiamento sociale in Giappone

13 Ottobre 2025 in Religione e società

di Maria Ronchi

All’interno del panorama del Giappone contemporaneo, profondi cambiamenti demografici e sociali stanno generando la necessità di ripensare le pratiche funerarie tradizionali e di collocazione dei defunti. Fattori come l’invecchiamento della popolazione, l’urbanizzazione, l’abbassamento del tasso di natalità, l’aumento dei divorzi e la trasformazione delle strutture famigliari tradizionali hanno portato a un crescente numero di persone prive di discendenti di linea in grado di provvedere alla cura delle tombe familiari. Di fronte alle difficoltà legate alla tumulazione tradizionale, tra cui la scelta di un luogo, la cura postuma e i costi elevati, a partire dagli anni ’90 si è assistito alla diffusione di forme alternative di sepoltura e commemorazione dei defunti, come lo shizensō (“funerale naturale”) e il jumokusō (“funerale nella foresta”).
Queste pratiche rappresentano una risposta alle nuove esigenze concrete, ideologiche, individuali e collettive del Giappone contemporaneo. Il presente elaborato punta ad esaminare quali siano le cause socioculturali, economiche e ambientali alla base della nascita e della diffusione di tali forme alternative di cura post-mortem, mettendo in evidenza come esse riflettano un cambiamento più ampio che coinvolge l’intero tessuto sociale.

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