Tanaka Chigaku e il Nichirenismo: ideologia e nazionalismo nel Giappone moderno

8 Settembre 2025 in Buddhismo, Religione e società

di Alessio Pippa

Durante l’inizio del periodo Meiji, le scuole buddhiste giapponesi si trovarono in una situazione di crisi dovuta alle posizioni prese dal neonato Stato-nazione giapponese in risposta alle ingerenze di Stati Uniti e delle potenze europee, oltre alle nuove concezioni introdotte da quest’ultime. In questo contesto di pressioni nacquero varie figure e movimenti che si adoperarono per trovare una soluzione. Nel complesso dei vari movimenti buddhisti nazionalisti che nacquero in quel periodo, il Nichirenismo di Tanaka Chigaku fu uno degli esempi più interessanti di movimento religioso nazionalista, offrendo un ottimo oggetto di studio per analizzare le risposte religiose alle pressioni politiche e sociali del periodo che va dalla Restaurazione Meiji alla fine della Seconda guerra mondiale. L’operazione svolta da Tanaka fu quella di rielaborare gli insegnamenti di Nichiren in modo che si adattassero alla sua contemporaneità e giustificassero la sua posizione filo-imperialista. Questo breve elaborato, attraverso l’analisi della figura di Tanaka e di chi influenzò, cerca di mettere in evidenza i temi principali delle rielaborazioni del pensiero di Nichiren, volte a giustificare e legittimare l’espansione imperialista giapponese.

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Le conseguenze dell’incidente Aum sulle nuove religioni: i casi di Hikari no Wa, Pana Wave e Sōka Gakkai

1 Settembre 2025 in Nuove religioni, Religione e società

di Andrea Villa

In questa ricerca ho voluto trattare delle conseguenze dell’incidente Aum, ovvero l’attentato alla metropolitana di Tokyo del 20 marzo 1995, sul panorama delle nuove religioni in Giappone, con un focus su tre gruppi religiosi che hanno subito queste conseguenze: Pana Wave, Hikari no Wa e Sōka Gakkai.
Eventi di questo calibro segnano inevitabilmente un punto chiave nella storia della religione e hanno conseguenze sia a livello generale, come la nascita di dubbi ed incertezze verso il concetto di religione stesso, sia a livello particolare, differenziandosi in natura e forma a seconda del gruppo in osservazione, seppur non direttamente collegato con l’evento.
Analizzando, quindi, come i tre gruppi di cui sopra siano rimasti coinvolti nelle conseguenze dell’attentato, nonostante non rappresentino il panorama religioso giapponese nella sua interezza, ci consente di comprendere come ogni gruppo religioso in quanto tale ha potenzialmente subito delle conseguenze, e di come esse non si limitino soltanto al gruppo colpevole dell’attacco, Aum Shinrikyō.

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Deguchi Nao e Onisaburō. Re-enactment del conflitto di genere all’interno di Ōmotokyō

13 Maggio 2024 in Nuove religioni

di Pietro Stefani

Per quanto le nuove religioni (shinshūkyō) rappresentino un fenomeno innovativo all’interno del panorama religioso giapponese a cavallo tra il XIX e XX secolo, è tuttavia innegabile che nel tentativo di organizzare e legittimare i propri discorsi e rituali queste ultime abbiano attinto, in misura più o meno evidente, anche a elementi religiosi già attestati e consolidati attraverso lo Shintō e il Buddhismo. Nel caso di Ōmotokyō, questa tendenza risulta particolarmente rilevante quando si osserva la natura del rapporto intercorrente tra i due co-fondatori Deguchi Nao e Onisaburō, le cui funzioni e i ruoli rituali ricoperti all’interno del culto, pur inserendosi nella falsa riga della relazione tra miko e yamabushi delineatasi durante il periodo classico della storia giapponese, ne ereditarono tuttavia anche una serie di problematicità che irrimediabilmente condizionarono lo sviluppo ed il futuro del movimento stesso. È pertanto l’obiettivo di questo elaborato mettere in luce tali elementi critici, prestando particolare attenzione a come l’applicazione di questo tipo di pattern nel sistema rituale di Ōmotokyō abbia finito per riprodurre, seppur con forme e condizioni relative al caso specifico, le stesse dinamiche di un ben più storico e radicato conflitto di genere: una lotta per il controllo del piano extra-umano e sovrannaturale della possessione spiritica (kamigakari), l’unica dimensione di cui la parte femminile possa servirsi in maniera efficace nella ribellione contro un ordine costituito ad esclusivo appannaggio maschile.

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Gli effetti iniziali della pandemia di Covid-19 all’interno della sfera religiosa giapponese

6 Maggio 2024 in Religione e società
Mainichi Shinbun, 27 aprile 2020

di Thomas Tonazzi

La pandemia di Covid-19 che dal dicembre 2019 fino al 5 maggio 2023 ha causato un’emergenza sanitaria mondiale ha costretto le popolazioni di tutti i Paesi a rivedere il proprio concetto di quotidianità. Le attività che fino a poco prima dell’inizio della pandemia erano date per scontate come il frequentare le lezioni universitarie o l’andare a fare la spesa, divennero rapidamente vietate per poter salvaguardare la salute pubblica. Nel lungo elenco di attività che non era più possibile svolgere liberamente presenziava anche l’impossibilità di potersi recare nei luoghi di culto come templi, santuari e chiese. Nel mio breve elaborato ho deciso dunque di illustrare come alcune comunità religiose giapponesi abbiano deciso di affrontare quella nuova realtà che le costringeva a doversi reinventare per poter continuare ad avere un rapporto con i loro fedeli. Diverse furono le risposte di queste realtà religiose, dal pagamento cashless per le donazioni nei santuari alla reinterpretazione del rituale di purificazione fino all’utilizzo delle piattaforme online per lo streaming di cerimonie e rituali. L’utilizzo della tecnologia ha permesso la creazione di quello che all’interno del mio elaborato definisco come un “terzo spazio” virtuale, tra quello sacro del santuario e quello profano della propria casa.

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