di Davide Tomio
La presenza del male nel mondo è sempre stata un mistero per moltissime religioni intorno al globo. Come giustificare, far quadrare in una visione del mondo ben strutturata, magari incentrata su motivi positivi, gli immensi dolori che ognuno di noi prova nel corso della propria esistenza? Le risposte alla domanda, ovviamente, non fanno che sollevare altre domande, ma è proprio in quelle risposte che si riesce a sorprendere un pensiero religioso nell’atto di sciogliere il suo divenire. Il nostro tempo recentissimo ci ha messi nuovamente di fronte a questa domanda, con lo scoppio della pandemia di Covid19. Questo elaborato si propone di analizzare i tempi e i modi di risposta di uno dei nuovi gruppi religiosi giapponesi più noti all’estero, Soka Gakkai, in uno dei paesi travolti in maniera più pesante da questo “disastro naturale”, l’Italia. L’utilizzo di nuove tecnologie, la comunicazione rapida ed efficiente, la scelta dei messaggi da veicolare forniscono delle chiavi di lettura interessanti sul gruppo, sulle sue idee e sui suoi membri e ci permettono di analizzare, in presa diretta, la risposta di Soka Gakkai a un momento critico come quello dell’epidemia globale di coronavirus.
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