di Filippo Pedretti
Grazie al libro di Brian Victoria Zen at War, il sostegno che il mondo dello Zen diede all’imperialismo giapponese durante gli anni della Seconda guerra mondiale è divenuto ampiamente noto. Tra i primi a criticare retrospettivamente tale sostegno vi fu Ichikawa Hakugen, studioso e praticante di Zen, il quale individuò i limiti filosofico-etici della tradizione zen avanzando delle proposte per superarli. Il presente lavoro riguarda, innanzitutto, i motivi che secondo Ichikawa hanno portato lo Zen ad allinearsi col potere governativo degli anni ’30 e ’40; in seguito, viene trattato il metodo storiografico di Ichikawa evidenziandone le specificità, abbozzando in particolare un confronto con Daisetsu Teitarō Suzuki. Presentare il pensiero di Ichikawa risulta utile per capire i dibattiti che oggi animano il mondo buddhista in materia di impegno sociale ed etico, e per scavare alle radici di realtà come l’Engaged Buddhism o il Critical Buddhism. Inoltre, una riflessione sul metodo di ricerca di Ichikawa è rilevante per la discussione metodologica propria della storia delle religioni.
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