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di Irene Renzi

Numerosi studiosi si sono spesso interrogati sulla costruzione e sull’influenza dei ruoli di genere nei vari ambiti della società. La religione non è sicuramente esente da queste riflessioni ed è anzi fonte di interessanti considerazioni, anche per quanto riguarda il ruolo che la donna vi assume nella contemporaneità. In Giappone questo risulta particolarmente interessante, in quanto si intreccia a complessi mutamenti sociali in atto dagli anni ’70 che vedono la figura femminile venire relegata sempre più all’ambiente domestico.
È in questo contesto che intorno agli anni ’80 vengono importate in Giappone numerose pratiche e idee legate al New Age, portando alla formazione del movimento del seishin sekai. Come all’interno del New Age, anche nel seishin sekai giapponese assistiamo a una prevalente partecipazione attiva femminile: la ragione di questo fenomeno ha radici in una reazione della donna all’alienazione che prova nella società contemporanea. Ciò si riflette inoltre nel modo in cui le pratiche New Age sono elaborate e presentate, con un’evidente codificazione delle stesse in chiave “femminile”: in Giappone un esempio molto rilevante di queste pratiche è sicuramente quello della divinazione. È inoltre molto interessante notare il modo in cui il seishin sekai abbia influenzato anche elementi al di fuori delle proprie pratiche, come ad esempio il rituale buddhista del Mizuko kuyō.

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