di Sara Cappellozza
In Giappone primi tentativi di agricoltura alternativa cominciano già nel 1930, probabilmente ispirati dalle informazioni che giungevano dall’Europa e dal Nord America: tra questi spicca l’agricoltura naturale promossa da Okada Mokichi, fondatore del movimento Sekai Kyūseikyō, che si accompagna a pratiche di medicina alternativa. Secondo la visione di Okada, infatti, il progressivo sviluppo nei secoli della civiltà materiale aveva portato l’umanità ad allontanarsi dalla “legge della natura”, finendo per inquinare il corpo e lo spirito di ogni individuo con malattia, povertà e conflitto. Per liberarsi da questi tre grandi mali sono necessari non solo la pratica del jōrei e l’esercizio delle arti, ma anche il ritorno a un’agricoltura più naturale che non faccia uso di additivi e fertilizzanti artificiali, che Okada stesso chiama shizen nōhō. Questo breve elaborato, partendo da un approfondimento della vita e del pensiero di Okada, si propone di analizzare il ruolo dell’agricoltura come pratica materiale e spirituale che contribuisce pienamente alla realizzazione del “paradiso terrestre” auspicata da Sekai Kyūseikyō.
Leggi l’articolo: Shizen noho
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