Immagine dal manga Ketsuekigata-kun!
di Giulia Gottardo
Al giorno d’oggi in Giappone è diffusa la ketsuekigata uranai, la divinazione del gruppo sanguigno, metodo che permette di classificare e prevedere il comportamento o l’affinità personale basandosi sul rispettivo gruppo sanguigno. Pubblicazioni in riviste per ragazze e programmi televisivi trattano costantemente il tema, diffondendo questa credenza in modo così capillare da far sì che sia ritenuta affidabile da molti. Nonostante vari studi abbiano dimostrato la mancanza di fondamento scientifico, tale metodo di classificazione individuale viene infatti ancora molto utilizzato, anche in ambiti da cui dovrebbe essere rimosso, come ad esempio quello lavorativo, sfociando in alcuni casi in fenomeni discriminatori a discapito di persone appartenenti a specifici gruppi sanguigni. Come le altre pratiche divinatorie, la ketsuekigata uranai attrae principalmente una clientela femminile, in particolar modo le ragazze, esposte a tali tematiche attraverso l’utilizzo dei media più della controparte maschile. A ciò si somma una condizione di maggiore precarietà delle giovani donne che in queste pratiche ricercano, quindi, aiuto e supporto per affrontare la vita quotidiana nei più svariati ambiti, tra cui quello amoroso e lavorativo. La divinazione del gruppo sanguigno, inoltre, basandosi su un ricco marketing dedicato, si presenta come una forma di intrattenimento e socializzazione, specie fra i gruppi di ragazze, un passatempo con cui divertirsi.
Quindi non solo una credenza immotivata, ma anche un supporto nella vita quotidiana, un argomento per rendere la conversazione interessante e socializzare: una divinazione che merita perciò un approfondimento, per indagare le ragioni alla base di tale successo e dei suoi molteplici utilizzi.
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