Il Cristianesimo in epoca Meiji: repressione e libertà

29 Novembre 2021 in Cristianesimo

di Michele Comelli

Questo elaborato analizza l’epoca Meiji per delineare come l’iniziale discorso anti-cristiano si sia trasformato in tolleranza, anche se non sempre tradotta nella pratica. Sarà presentato innanzitutto il ritorno missionario in Giappone nel 1858, seguito dall’abolizione dell’editto di proscrizione della religione cristiana nel 1876 e dalla proclamazione di libertà di religione con la Costituzione del 1889. A cui seguì la pubblicazione del Rescritto Imperiale sull’Educazione che comportò la riemersione del discorso anti-cristiano con l’Incidente Uchimura Kanzō negli anni ’90, per terminare seguendo i passaggi più cruciali che portarono il Cristianesimo a essere considerato una delle “tre religioni del Giappone”.

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Konkōkyō e la comunità LGBTQ+ giapponese: il Konkōkyō come spinta al cambiamento sociale in chiave inclusiva

22 Novembre 2021 in Nuove religioni, Religione e società

di Matteo Nassini

La tutela dei diritti LGBTQ+ nel Giappone contemporaneo ha tutt’oggi un ruolo istituzionale marginale: nel giugno 2020, all’interno di un report commissionato dall’OCSE, il Giappone figura come uno dei 14 paesi membri dell’organizzazione che stentano a istituire leggi che assicurino diritti e inclusione per la comunità LGBTQ+. Anche dal punto di vista sociale, le discriminazioni verso individui queer continuano a essere perpetrate rendendo difficile per essi il mantenimento di una qualità di vita alta e soddisfacente; persino il tema del proprio orientamento sessuale è relegato alla sfera privata, al di fuori della quale acquisisce una certa problematicità.
In tale contesto di diffuso oblio istituzionale, emerge tuttavia la figura del Konkōkyō, un nuovo movimento religioso affiliato alla Kyōha Shintō Rengō Kai, che nel 2018 ha riconosciuto ufficialmente al proprio interno la Konkōkyō LGBT Kai: essa è un’associazione fondata da Inoue Masayuki, sacerdote Konkōkyō apertamente omosessuale, con lo scopo di sensibilizzare la società giapponese presso scuole, università e centri comunitari circa temi LGBTQ+.
La Konkōkyō LGBT Kai, nonostante la gestione individuale di Inoue e il proprio raggio di azione ristretto, rappresenta un importante esempio nel supporto istituzionale verso la comunità LGBTQ+, preludendo a un necessario cambiamento inclusivo su più larga scala.

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Yasukuni: il legame tra Stato e religione e le questioni di costituzionalità

15 Novembre 2021 in Religione e società, Shintō
Kakidai, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

di Stefanie Sagnella

Il santuario Yasukuni è forse uno dei luoghi più controversi del Giappone contemporaneo, al centro di un dibattito sia nazionale sia internazionale, che coinvolge Stati come la Cina, la Corea del Sud e Taiwan. Il motivo è da ricercare nel passato storico che lega il santuario allo “shintō di Stato” (kokka shintō 国家神道) e al fervente nazionalismo di periodo bellico. In ciò consiste il cosiddetto “problema Yasukuni” (Yasukuni mondai 靖国問題). Nello specifico, le criticità giuridiche dei contatti tra la sfera pubblica e il santuario possono essere viste in alcune sentenze esemplari: il caso delle donazioni dei funzionari prefetturali di Ehime e le visite dei primi ministri Nakasone Yasuhiro e Koizumi Jun’ichirō. Sulla base degli articoli 20 e 89 dell’odierna Costituzione giapponese, viene messa in discussione la netta separazione tra Stato e shintō ed è possibile riscontrare difficoltà nello stabilire i confini della sfera religiosa. Questo ha reso necessaria l’applicazione di parametri noti come purpose-effect test (PET) al fine di stabilire se una condotta sia da considerare religiosa o consuetudinaria, ergo incostituzionale o meno.

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La figura femminile nella spiritualità giapponese degli ultimi decenni: seishin sekai, divinazione e rituale del Mizuko kuyō

8 Novembre 2021 in Nuova spiritualità, Religione e società
Kieferpix/shutterstock.com

di Irene Renzi

Numerosi studiosi si sono spesso interrogati sulla costruzione e sull’influenza dei ruoli di genere nei vari ambiti della società. La religione non è sicuramente esente da queste riflessioni ed è anzi fonte di interessanti considerazioni, anche per quanto riguarda il ruolo che la donna vi assume nella contemporaneità. In Giappone questo risulta particolarmente interessante, in quanto si intreccia a complessi mutamenti sociali in atto dagli anni ’70 che vedono la figura femminile venire relegata sempre più all’ambiente domestico.
È in questo contesto che intorno agli anni ’80 vengono importate in Giappone numerose pratiche e idee legate al New Age, portando alla formazione del movimento del seishin sekai. Come all’interno del New Age, anche nel seishin sekai giapponese assistiamo a una prevalente partecipazione attiva femminile: la ragione di questo fenomeno ha radici in una reazione della donna all’alienazione che prova nella società contemporanea. Ciò si riflette inoltre nel modo in cui le pratiche New Age sono elaborate e presentate, con un’evidente codificazione delle stesse in chiave “femminile”: in Giappone un esempio molto rilevante di queste pratiche è sicuramente quello della divinazione. È inoltre molto interessante notare il modo in cui il seishin sekai abbia influenzato anche elementi al di fuori delle proprie pratiche, come ad esempio il rituale buddhista del Mizuko kuyō.

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